Poiché mi è stato chiesto una delucidazione e per non creare malintesi inizio con il riportare che tutta la faccenda gira intorno ai BFP della serie
O e
P e non riguarda BFP emessi in altri periodi (e pertanto non tocca quelli emessi nel 1996).
La serie
O venne emessa dal 01.09.1981 al 30.06.1984 con un tasso di interesse iniziale del 9,00% per raggiungere un tasso del 16,00%
La serie
P venne emessa dal 01.07.1984 al 30.06.1986 con un tasso di interesse iniziale del 9,00% per terminare con un tasso del 15,00%
Questo fino al 13.06.1986 quando con l'emanazione di un Decreto Ministeriale i tassi di interesse di queste due serie a decorrere dall'01.01.1987 furono convertiti ai tassi della serie
Q.
La serie
Q parte da un tasso del 8,00% per giungere al 12,00% e quindi inferiori alle aspettative dei possessori dei BFP della serie
O e
P.
Si susseguirono fino ad oggi molte sentenze da parte dei GdP fino a quando nell'ottobre dell'anno scorso di decise di mettere fine ponendo tutta la problematica in mano alla S.U. della Cassazione
Fino a quando l'11.02.2019 è giunta alla seguente decisione:
P.Q.M.
La Corte rigetta il ricorso principale, dichiara assorbito il ricorso incidentale. Condanna il ricorrente principale al pagamento delle spese del giudizio di cassazione in favore delle controricorrenti Cassa Depositi e Prestiti s.p.a. e Poste Italiane s.p.a. https://www.dirittodelrisparmio.it/wp-content/uploads/2019/02/Sez.-Un.-Cass.-Civ.-sent.-n.-3963-dell11.2.2019.pdf