Sono arrivate delle particolari novità sulla Tari, la tassa sui rifiuti che deve essere versata dai cittadini agli enti locali: di cosa si tratta.
Sono state già introdotte alcune importanti novità che riguardano la Tari, la tassa sui rifiuti che deve essere pagata da chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, immobili o aree scoperte che possono produrre rifiuti urbani.
La tassa, che serve per coprire i costi per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati, deve essere versata ai Comuni che determineranno le tariffe calcolando l’importo tenendo conto di vari fattori. Proprio alcuni Comuni hanno deciso, dal primo mese del nuovo anno, di introdurre una nuova tariffa che permetterà ad alcuni cittadini di essere premiati pagando somme più basse.
Dal 1° gennaio 2025, alcuni Comuni italiani, come Ravenna e Cervia, hanno introdotto la cosiddetta “tariffa puntuale” sulla Tari. Si tratta di una novità che permetterà ai cittadini di poter pagare un importo della tassa in base all’effettiva produzione di rifiuti indifferenziati premiando, di fatto, chi ne produrrà una quantità inferiore.
In particolare, difatti, gli enti locali calcoleranno la tassa basandosi non più solo sulla superficie dell’immobile e sul numero di occupanti, ma tenendo conto della quantità di rifiuti indifferenziati conferiti dall’utente. Per il controllo, verranno introdotte delle tecnologie ad hoc che consentiranno il tracciamento dei rifiuti, come cassonetti intelligenti e tessere distribuite ai cittadini.
In questo modo, dunque, si cercherà di incentivare la raccolta differenziata responsabilizzando i cittadini sul punto che avranno la possibilità di pagare somme più basse rispetto a quelle previste in passato. Non solo, separando correttamente i rifiuti si agevolerà anche lo smaltimento ed un maggiore recupero dei materiali. Per questa ragione, la nuova tariffa puntuale, nei prossimi mesi, potrebbe essere adottata da altri Comuni, oltre a quelli già menzionati, con l’obiettivo di essere estesa su tutto il territorio nazionale.
L’arrivo della Tari con tariffa puntuale, ovviamente, non influirà sulle eventuali esenzioni o gli sconti previsti. Come ogni tributo, difatti, anche per la Tari alcune situazioni esonerano dal pagamento, ad esempio per case inagibili o inabitabili e ancora per i locali non suscettibili di produrre rifiuti, come balconi o cantine o nel caso non sia previsto un servizio di raccolta nell’area in cui si trova l’immobile. A differenza dell’Imu (Imposta Municipale Unica), non sono previste esenzioni per la prima casa per la quale è necessario pagare la tassa sui rifiuti.
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